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Semplice come tirare un calcio al pallone, semplice come cantare. Fare del bene è semplice, è nella nostra natura più vera e profonda. Basta mettersi in gioco, ciascuno a suo modo, con entusiasmo, proprio come hanno fatto Andrea e Javier (e come tutti possiamo fare): legati da un comune, forte impegno nel sociale, da amicizia e stima reciproca, Andrea Bocelli ed il calciatore argentino Javier Zanetti hanno deciso di unire le forze per una serata di solidarietà – il 25 maggio scorso a Milano – che ha parallelamente festeggiato la riapertura dell’Area Expo, introducendo simbolicamente la finale della Uefa Champions League, giocata nel capoluogo lombardo tre giorni dopo.

La “Bocelli & Zanetti Night” presso l’Open Theater dell’Expo è stata una straordinaria maratona di musica, sport e solidarietà. Ha visto grandi artisti e miti del calcio, riuniti per aiutare i più deboli: una parata di stelle, tanti amici celebri, insieme per dare il proprio apporto filantropico, offrendo così una concreta esemplificazione del concetto di “laboratorio vivo” in cui ABF si incarna e trova la propria principale forza positiva e propulsiva.

I fondi raccolti attraverso le attività legate all’evento (organizzato da Master Group e trasmesso il giorno successivo in TV, in prima serata), saranno destinati alla P.U.P.I. Onlus, fondazione realizzata da Javier Zanetti, ed alla Andrea Bocelli Foundation, impegnate in progetti specifici dedicati all’educazione dei bambini.

Le organizzazioni, ognuna nella propria realtà, operano su principi comuni, con l’obiettivo di educare verso un mondo migliore. La P.U.P.I. lavora in un’area particolarmente problematica di Buenos Aires, ABF nelle zone più remote e povere dell’isola di Haiti. Si è dunque deciso di puntare ad un progetto comune, che avesse le medesime caratteristiche e finalità: utilizzare l’istruzione come leva per l’autoaffermazione dei bambini e delle loro famiglie di appartenenza, in aree disagiate.

Nella scenografia generosa di un palco avveniristico, il festoso cocktail di musica e sport della “Bocelli & Zanetti Night” è stato impreziosito dalla presentazione di Michelle Hunziker, grande amica di ABF. Sul palco milanese, il gotha del calcio si riunito attorno a Javier Zanetti: ospiti illustri, da Pelé a Ronaldo, passando per Allegri, Seedorf, Stankovic, Sacchi, Lippi, Toldo, Cordoba, Cambiasso, Boateng, Pessotto, Eto’o, Roberto Carlos e Claudio Ranieri.

Tra i personaggi del mondo dello spettacolo, stelle di prima grandezza, dal M° Zubin Mehta a Laura Pausini, da Skin a Gianna Nannini, da Giuliano Sangiorgi ad Alessandra Amoroso. Ed ancora, Kylie Minogue, Aida Garifullina, Valeria Mazza, Francesco Renga, Roberto Vecchioni, Rossella Brescia, Il Volo, Melissa Satta, Lorenzo Fragola.

La sfida, lanciata da chi – come Andrea, come Javier – ci insegna che non c’è sogno che non possa tramutarsi in realtà, è stata ampiamente vinta, grazie all’apporto essenziale di tutti: la raccolta dei fondi aiuterà a garantire l’accesso all’educazione a oltre 500 bambini a Buenos Aires e 1.750 studenti in Haiti.

Non un euro è stato speso, da parte delle due fondazioni, per realizzare l’evento, ed ogni euro raccolto (anche attraverso una campagna di sms solidali, attiva nei giorni della manifestazione) si tramuterà in cibo, istruzione, libri, medicine; ogni euro sarà un piatto di pasta, zaini per attraversare i boschi e raggiungere la scuola, vestiti che sono gli unici loro vestiti, sarà l’igiene che terrà lontano le malattie… Sarà speranza e fiducia nella vita.

Haiti è una terra meravigliosa dove nonostante tutto regna il sorriso, dove la gente esprime ogni giorno, comunque, la riconoscenza verso il dono della vita, spesso cantando, spesso tirando calci a un pallone. Ma il terremoto del 2010 ha fatalmente sottratto all’isola le basi su cui poter fare leva, per emanciparsi dall’indigenza. Oggi, per rialzarsi, Haiti ha bisogno di noi, cosicché domani possa essere in grado di camminare da sola.

Il mondo è la nostra casa, la nostra famiglia. I bambini sono, tutti, anche figli nostri. Anche ad Haiti. Non occorre essere altruisti per aiutarli, basta comprendere che il loro futuro ci riguarda e ci coinvolge. Compatire non serve e non risolve: il segreto di ogni successo (e dell’amore, per sé e per gli altri) è “fare”: agire, allegramente, gioiosamente. Nelson Mandela ha scritto: “Tutto sembra impossibile fino a quando non lo fai”. Ecco il senso di questa festa, che ha invitato ad unire le forze per un mondo migliore, e ciascuno a sentirsi coinvolto.

Ecco il senso della lunga amicizia tra Javier ed Andrea, festeggiata in una serata magica che ha riunito tanti fuoriclasse della musica e dello sport: un’amicizia allargata ai tanti ospiti ed a ciascuno di noi; perché anche noi siamo campioni davvero, se decidiamo di giocare la nostra parte migliore, ancor più quando in gioco, per tanti bambini, c’è la vita e il futuro.

Giorgio De Martino