La Fondazione Andrea Bocelli (ABF) ha accolto Il “Centro Zerosei Alessandro Bocelli” di Lajatico all’interno delle attività progettuali che prevedono la realizzazione di contesti scolastici nei quali sono promossi i linguaggi musicali sia come elemento educativo per i bambini, sia come fonte di aggregazione e cultura per la comunità.

La scelta di ampliare con nuovi strumenti il Laboratorio Musicale del Centro e di arricchirla con la donazione di un pianoforte pone le proprie radici nella consapevolezza che la naturale predisposizione dei bambini alla condivisione di immagini, pensieri ed emozioni attraverso codici comunicativi basati su forme complesse ritmiche e melodiche, debba essere sostenuta attraverso contesti ricchi e validi in termini di opportunità di esplorazione, costruzione e condivisione.

Il progetto prevede di potenziare l’offerta di opportunità formative – sia per i bambini sia per gli adulti – costruendo reti di collaborazione con le istituzioni musicali, al fine di produrre una progettazione concertata tra i vari attori, che includa e promuova le risorse del territorio.

La costruzione di uno specifico organismo di coordinamento sarà strumento di garanzia sia per la qualità dell’identità musicale del Centro Zerosei, sia della sostenibilità dell’offerta nel tempo e del legame con la cultura del luogo che lo accoglie.

Beneficiari sono al momento 64 bambini che – sotto la guida di otto educatrici ed insegnanti – frequentano il centro, struttura che può ospitarne fino ad 84.

Gli obiettivi sono:

  • Offrire le condizioni adeguate affinché ciascun bambino possa sviluppare il proprio talento musicale, inteso anzitutto quale strumento che permette di costruire parte della propria identità attraverso l’opportunità di relazione con gli altri. La musica è quindi anzitutto risorsa che offre a ciascuno una prospettiva di esplicitazione, confronto, identificazione e realizzazione.
  • Offrire una strumentazione musicale ricca e di valore che consenta un ricco e variegato ventaglio di esplorazione, condivisione e costruzione della tecnica musicale, intesa essa quale il mezzo – e non il fine – per raggiungere una completa padronanza del linguaggio stesso.
  • Dare un sostegno significativo alle aree rurali dell’Alta Valdera che si trovano ad affrontare quotidianamente sfide demografiche e ambientali attraverso la qualificazione musicale dell’offerta del Centro Educativo.

Il Centro Educativo Zerosei Alessandro Bocelli di Lajatico è inaugurato nel 2015 grazie alla donazione di un terreno da parte della famiglia Bocelli al Comune di Lajatico per realizzarvi una scuola in ricordo del padre Alessandro. Ubicato in località La Sterza – sulla Statale 439 che unisce la Valdera con la Valdicecina – risponde all’esigenza di offrire una soluzione di qualità per quelle famiglie costrette alla mobilità lavorativa indotta dallo spopolamento delle zone rurali, che si trovano a transitare quotidianamente sull’asse stradale Volterra – Pontedera.

Il Centro Educativo Zerosei A. Bocelli accoglie bambini da 3 mesi a 6 anni e si caratterizza con una chiara impronta dei linguaggi sonori e musicali, identificandosi come luogo che sostiene, valorizza e sviluppa un progetto educativo condiviso con le famiglie nella consapevolezza della storia, della cultura e dei punti di riferimento della comunità alla quale appartiene.

ABF, oltre ad occuparsi dello strumentario per l’allestimento del laboratorio musicale e dell’acquisto di un pianoforte, sosterrà azioni di coordinamento e formazione finalizzate a promuovere la costruzione ed il potenziamento di comunità di pratiche auto-sostenibili all’interno delle quali la cultura musicale sia centrale, inclusiva e innovativa.

I bambini sono musicali. Nascono, infatti, con altissime abilità di percezione, discriminazione, elaborazione e processazione sonora. Sono naturalmente predisposti a condividere immagini, pensieri ed emozioni attraverso codici comunicativi basati su forme complesse ritmiche e melodiche.

Aver cura del linguaggio musicale all’interno dei contesti educativi comporta allora alcune riflessioni:

Il linguaggio musicale è anzitutto uno strumento che ci consente di costruire la nostra identità in quanto ci offre l’opportunità di porci in relazione con gli altri. La musica è quindi anzitutto risorsa che offre a ciascuno una prospettiva di esplicitazione, confronto, identificazione e realizzazione. Da ciò ne deriva che la tecnica musicale non è il fine bensì il mezzo per raggiungere una completa padronanza del linguaggio stesso. È dunque possibile affinare la qualità della comunicazione musicale solamente se sussistono condizioni volte al sostenere il piacere della ricerca e della relazione. Esso si definisce come impulso puramente umano alla maestria, che nel bambino si manifesta nel gioco, ossia nel piacere di svolgere al meglio un’attività per il solo piacere di affinare il prodotto del processo avviato.

La sola tecnica non può dunque essere musica, ma il linguaggio musicale necessita della tecnica. Essa si sviluppa in contesti reali, di relazione e comunicazione. Nella pratica educativa ciò definisce la centralità della musica come fatto totale imprescindibilmente legato ad un contesto ecologicamente inteso e non settorializzabile. La musicalità delle persone, delle parole, della natura… acquistano significato se poste in relazione con i campi di esperienza da cui provengono. Il linguaggio musicale si offre dunque anche come fondamentale risorsa, collante e significatore di tematiche altre grazie alla sua capacità di veicolare contenuti emozionali e profondamente legati all’identità dell’individuo.

L’offerta di ABF per promuovere una cultura del linguaggio musicale di qualità

Le politiche indirette a favore dello sviluppo delle organizzazioni nella fase di promozione e gestione delle intraprese innovative si individuano quali maggiormente significative in termini di resa qualitativa e quantitativa. A tale proposito si indicano nelle azioni di coordinamento e formazione le due azioni che ABF intende promuovere per favorire la costruzione di comunità di pratiche all’interno delle quali la cultura musicale sia centrale, inclusiva e innovativa.

Coordinamento

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La proposta di un tavolo tecnico di coordinamento stabile in cui presenzino il referente dell’istituto, il rappresentante dell’associazione di studi musicali del territorio ed un responsabile istituzione della comunità locale, oltre che un incaricato al coordinamento per conto di ABF, è tesa a promuovere:

  • Una progettazione concertata tra i vari attori, che includa e promuova le risorse del territorio, tenendo al centro del discorso organizzativo i principi pedagogici e culturali promossi da ABF.
  • Un’azione educativa collegiale che offre una risposta coerente alla domanda di un’educazione musicale di qualità posta dalle educatrici e dalle insegnanti e che, al contempo, è monitorata dallo stesso tavolo tecnico.
  • Un innalzamento della qualità dell’offerta educativa musicale data dalla totale adesione all’indirizzo proposto da ABF alla progettazione attuata da parte degli esperti dell’associazione, oltre che la possibilità di verifica e ri-orientamento ricorsivo della progettazione stessa.

Formazione

Parallelamente è possibile attivare un percorso formativo in collaborazione con l’associazionismo musicale locale, gli istituti musicali parificati oppure i conservatori, volto a promuovere la cultura musicale nei contesti educativi. Quest’ultimo potrebbe essere attivato in seno delle strutture universitarie, con docenti interni ed esterni e configurarsi come “corso di perfezionamento post-universitario” in educazione musicale nella prima infanzia con diploma attestante la frequenza del corso rilasciato congiuntamente da istituzione e ABF.

Ciò offrirebbe:

  • Un bacino di esperti adeguatamente formati (anche attraverso percorsi obbligatori di tirocinio da svolgere nelle scuole ABF)