Quello trascorso è stato un anno cruciale per la fondazione. L’incremento del team e dunque delle competenze e delle professionalità presenti all’interno di ABF è espressione tangibile d’un percorso di crescita importante, decisivo per gli impegni futuri.

Mantenendo intatti lo spirito, la mission ed il profilo peculiare (di laboratorio vivo di forze e di idee) che ne hanno motivato la nascita, la Fondazione Andrea Bocelli, germogliata dalla volontà del fondatore e della sua famiglia, in pochi anni si è sviluppata trasformandosi in una organizzazione in grado di far fronte a progetti sempre più complessi ed impegnativi.

Un cammino, quello che scandisce l’affermazione di identità dell’Istituzione, fatto di momenti chiave quali la partecipazione del nostro presidente, Stefano Aversa, agli incontri internazionali di Davos e la partecipazione del nostro Vice Presidente Veronica Berti Bocelli agli Stati Generali di UN Women al Palazzo di Vetro sede delle Nazioni Unite a New York, oltre alle relazioni continue con  le Istituzioni Italiane (Presidenza della Repubblica, Ministero degli Esteri, Ministero dei Beni Culturali, Comune di Roma), durante la preparazione della Celebrity Fight Night a Roma.

Le nostre legioni operative inoltre si sono ulteriormente irrobustite, grazie all’incessante entusiasmo ed alla forza dei nostri volontari, sempre più partecipi e motivati, ed anche in ragione di un nuovo profilo istituito, quello degli Ambassador: coloro che, già volontari ABF, s’impegnano a diffondere e far crescere la fondazione nel loro paese di provenienza.

Sono stati nominati due nuovi Ambassador, due italiani noti per le loro capacità e il loro impegno nella cultura e nel sociale nel mondo: Adolfo Vannucci e Maria Manetti Shrem.

Grazie all’impegno di tutti voi, ci lasciamo alle spalle un anno densissimo di risultati, frutto d’un lavoro realizzato, giorno dopo giorno, lungo i dodici mesi. Con la mente e col cuore siamo già nel 2018, pronti ad affrontare un ulteriore anno carico di nuovi progetti da realizzare e cose da imparare, poiché festeggeremo un ulteriore incremento di sfide, di impegni realizzati con partnership importanti.

Permettetemi di raccontare ciò che la fondazione ha costruito nel mondo, soprattutto per dare a ciascuno di voi la misura della nostra riconoscenza, per l’aiuto prezioso e la benevolenza con cui ci seguite e sostenete: ad Haiti, insieme al partner locale Fondation Saint Luc, abbiamo inaugurato la scuola di Saint Raphael, un’oasi di accoglienza e di edificazione del futuro in mezzo alla foresta, per fornire educazione e cura a 450 bambini. Dopo i danni dell’uragano che si è abbattuto sul paese, abbiamo sostenuto le comunità di Abricot e consolidato la scuola di Saint Augustin (struttura che, nonostante i danni subiti, nei momenti più drammatici ha avuto la preziosa funzione d’esser riparo per migliaia di sfollati). Nel frattempo il sistema ABF-Saint Luc ha continuato a garantire istruzione, cibo e cure ai 2550 studenti delle cinque scuole di cui ci occupiamo.

Grazie al progetto Mobile Clinic abbiamo portato assistenza medica a oltre 8000 persone presso le comunità più isolate di Haiti; grazie al progetto Water Truck abbiamo proceduto a distribuire acqua potabile con due camion cisterna, quotidianamente, nello slum di Citè Soleil, mentre il progetto sanitario legato alla prevenzione e cura dell’HIV presso l’ospedale pediatrico St. Damien ha fornito un fattivo supporto ad 800 famiglie. Il coro di voci bianche “Voices of Haiti” si è consolidato, proseguendo il proprio esponenziale percorso di crescita. I bambini, provenienti dagli slum della capitale, non sono solo dei piccoli artisti ma soprattutto stanno acquisendo la consapevolezza delle proprie potenzialità e di quelle del gruppo. Quest’anno il coro ha tenuto la sua prima tournée europea: applaudito su palcoscenici prestigiosi, cantando accanto ad Andrea Bocelli, ha avuto il privilegio di potersi esibire di fronte al sommo pontefice, Papa Francesco.

In Grecia, nel 2017 la Fondazione Andrea Bocelli ed il Centro Internazionale di Risposta alle Emergenze (ERCI) hanno unito le loro forze per garantire una migliore istruzione ai giovani rifugiati siriani, iracheni ed afgani attraverso un progetto pilota per insegnare loro in tempi brevi l’inglese e l’informatica, strumenti utili per il loro immediato futuro; in Italia infine, dopo un lungo e complesso iter preparatorio, è partito e prosegue a ritmo serrato il progetto – realizzato insieme alla fondazione Only The Brave – della realizzazione di una struttura scolastica definitiva per i bambini delle scuole medie di Sarnano (compresa una palestra per tutti i ragazzi del paese), località sita nel cratere del terremoto dello scorso anno. È un cammino ricco di emozioni che arriverà a compimento nella primavera del 2018 e che ci porta a conoscere storie e situazioni di difficoltà, volontà di rialzarsi, lavoro di comunità che ci rende desiderosi di agire anche in Italia oltre a renderci orgogliosi delle nostre radici.

Il prossimo anno ci attendono nuove ed appassionanti avventure, che coinvolgeranno ABF in Italia e nel mondo: sfide su cui stiamo già lavorando alacremente e che prestissimo avremo il piacere di condividere.

Un pensiero grato al nostro Presidente Stefano Aversa per essere soprattutto uno straordinario trainer e per spingerci ogni giorno alla costruzione di una organizzazione globale e solida, che stia nel mondo e guardi al mondo radicata nella missione e nei valori che Andrea gli ha attribuito.

Un pensiero grato ad Andrea, a Veronica, a Virginia, Amos e Matteo per il grande impegno, entusiasmo e energia che hanno messo e mettono ogni giorno nel trasformare questa avventura nata fra le mura domestiche in una esperienza collettiva, in una istituzione di persone per le persone.

Un pensiero grato al team ABF che con professionalità ha accettato e accetta ogni giorno sfide sempre maggiori, per la disponibilità, la passione e il cuore che ognuno dei componenti mette per la realizzazione dei singoli progetti e della mission.

Un pensiero grato ai volontari e agli Ambassador per essere ogni giorno al nostro fianco e per decidere ogni giorno di stare con noi chi nell’ufficio di Firenze o di Lajatico, chi sul campo, chi dalla propria abitazione attraverso lo schermo di un computer.

Grazie a tutti perché abbiamo vissuto la nostra mission, “Empowering People and Communities”, sia attraverso la realizzazione dei progetti, sia internamente creando una catena in cui ognuno di noi riceve opportunità di crescita e al contempo cerca di esprimersi al meglio.

Il mio più cordiale augurio a tutti voi di un sereno Natale e di un 2018 colmo di soddisfazioni e di nuove sfide CON TE, insieme.

Laura Biancalani