La comunità nazionale e internazionale dei non vedenti
La comunità scientifica, per lo sviluppo tecnologico scientifico del sistema
Sviluppo di un sistema che comprende la creazione di nuovi algoritmi di percezione ambientale finalizzati a:
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Il progetto prevede lo sviluppo di un sistema indossabile che possa aiutare le persone non vedenti e ipovedenti a muoversi in ambienti non strutturati e compiere attività di vita quotidiana. Tale obiettivo si basa sia sui risultati raggiunti dalla fase 1 del progetto ABF, sia sulla significativa esperienza che la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa ha acquisito, su temi quali feedback sensoriale con sistemi indossabili, intelligenza artificiale, riconoscimento di immagini.
Il sistema dovrebbe quindi contemplare una percezione intelligente e indossabile con display tattile ad alta risoluzione finalizzato ad accrescere l’indipendenza delle persone non vedenti. Il dispositivo portatile integra percezione e interazione uomo-macchina attraverso sensori e un’interfaccia tattile.
“ABF E-Theia Project” auspica di stimolare anche l’apertura a e di nuovi progetti con neuro-tecnologie ancora più complesse e impiantabili.
Fondamentale sarà il passaggio dalla ricerca allo sviluppo industriale del sistema, al fine di renderlo accessibile per tutti.
L’autonomia del non vedente nei suoi movimenti dipende sempre dall’assistenza costante di una persona, un animale o un bastone che involontariamente condizionano la sua vita sia sociale che di inserimento nel mondo del lavoro, limitando e frenandolo nella più completa integrazione. 285 milioni di persone non vedenti. Ogni 5 minuti una nuova persona diventa non vedente.
Nel 2011 il fondatore lanciò una sfida ad un gruppo di ricercatori del MIT di Boston, per invitarli a sviluppare un device che potesse permettere ai non vedenti e ipovedenti di avere una quotidianità e una socialità quanto più accessibile, in indoor e outdoor. Da quell’intuizione nasce il progetto “MIT 5th Sense” che ABF ha portato avanti fino al 2016, con risultati già significativi e che hanno spinto la Fondazione a fare un’ulteriore riflessione in merito, nella volontà di dare vita ad una seconda fase progettuale, ancora più pratica, che potesse essere sviluppata in Italia.
“Challenges” opera nell’ambito della RICERCA SCIENTIFICA, TECNOLOGIA E INNOVAZIONE SOCIALE e mira ad accogliere, appunto, sfide importanti in termini sia di investimenti da compiere che di risultati da raggiungere, nella volontà di permettere a chiunque abbia difficoltà d’ordine economico o sociale, di arrivare ad esprimere sé stesso.
Il programma ha lo scopo di mettere insieme le migliori intelligenze per trovare soluzioni innovative che aiutino le persone ad affrontare e superare i limiti posti dalla loro disabilità o disagio verso una migliore qualità di vita.
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