Elpida Home è una struttura di accoglienza che abbiamo creato a Salonicco, in Grecia, per dare un rifugio alle fragili famiglie rifugiate, provenienti da Iraq e Siria. La comunità internazionale non ha saputo fornire la protezione necessaria a queste vittime innocenti della guerra, per cui abbiamo cercato di costruire e gestire una nostra residenza, basandoci sui principi guida dell’umanità e della dignità. Abbiamo creato degli appartamenti privati con cucine e servizi in comune e progettato molte altre attività per far sì che queste persone, i cui occhi hanno visto gli orrori della guerra, potessero sentirsi nuovamente esseri umani a tutti gli effetti.

La maggioranza parte delle persone accolte è composta da bambini, quindi uno dei nostri primi sforzi è stato quello di creare una scuola in loco. Una delle tante tragedie che la guerra siriana porta con sé è la perdita dell’infanzia: a causa della guerra, molti bambini non hanno frequentato la scuola per cinque o più anni, e questo non può che condurre a nuove difficoltà. Mi sono quindi messo in contatto con un caro amico, che in passato ha dato vita a un’organizzazione non profit chiamata ERCI EDU, per iniziare un programma didattico pilota. Questo programma funziona ormai da quasi un anno con risultati stupefacenti. Molti bambini non avevano mai frequentato una scuola prima di allora, ma nonostante ciò si sono impegnati e hanno fatto, in poco tempo, enormi progressi nell’apprendere sia l’inglese che il greco, alcuni si sono cimentati anche con il tedesco, fra le altre materie. Sapendo quanto abbiano a cuore l’istruzione dei bambini, ho contattato i miei amici in ABF per informarli del nostro progetto e questi hanno immediatamente chiesto come potessero esserci di aiuto…

La realtà è che nel nostro mondo ci sono molti personaggi cattivi che cercano di approfittare dei bambini che non hanno potuto avere accesso all’istruzione e che vivono in condizioni disperate, quindi noi persone di buona volontà dobbiamo unire le forze per trovare una soluzione migliore a questa inefficienza. Ringrazio davvero ABF per essere stata così reattiva e per il supporto che ci ha dato.

In passato ho gestito dei campi profughi in Ruanda per Le Nazioni Unite, dopo il genocidio, per questo sono rimasto sconvolto nel vedere quanto fossero inumane le condizioni di vita dei rifugiati siriani e iracheni in Grecia, in particolare dei bambini: tende vecchie sotto il sole cocente, senza alcun accesso ai servizi o all’acqua corrente, nessuna sicurezza e la presenza di spacciatori di droga. Eravamo certi di poter fare di meglio.

Volevamo e dovevamo agire, cercando di proteggere il maggior numero possibile di persone bisognose di aiuto.

Amed Khan,
fondatore di Elpida Home