Il futuro si nutre della memoria del passato e della ricerca del presente.
Il progetto del nuovo Polo Scolastico De Amicis di Muccia concentra la sua massima attenzione sulla sicurezza e la stabilità, accogliendo le forme e i colori del contesto fisico geografico che lo circondano, ma anche i pensieri, le idee e i desideri dell’ambiente storico, culturale e sociale nel quale si inserisce.
L’impegno del gruppo di lavoro è quello di realizzare un “luogo educativo” capace di far emergere l’identità del contesto in cui sorge e, nello stesso tempo, essere centro promotore di relazione con l’ambiente e contaminazione con la stessa comunità circostante.
Il pensiero è quello di una scuola che interpreti, oltre al tradizionale ruolo di agenzia formativa, anche quello di connettore socioculturale e di luogo di aggregazione per la comunità di riferimento. Un “centro civico” in grado di fungere da motore del territorio e di valorizzare istanze sociali, formative e culturali.
Il progetto di un contesto educativo pensato come “cuore del paese” mostra i confini per evidenziare la propria identità e, contemporaneamente, costruisce ed offre condizioni favorevoli che garantiscono a ciascuno di varcarli sia per entrare sia per uscire e spingersi oltre.
La struttura che accoglie il polo scolastico, infatti, si presenta con una forma che ricorda due grandi ali che si incontrano in uno spazio centrale, Agorà e cuore dell’edificio; un’ampia porta a vetri separa lo spazio centrale dalla piazza esterna che si trova davanti alla scuola.
La piazza sul fronte non ha recinzioni, è aperta verso il paese e sembra insinuarsi nell’Agorà interna della scuola, per accogliere non solo i bambini e i ragazzi ma l’intera comunità.
Il cuore della scuola ha al centro il pianoforte per sottolineare il valore che la cultura musicale rappresenta per l’aggregazione e la comunicazione tra le persone. L’Agorà, si riversa sui due lati tramite spazi di connessione, pensati per mettere in relazione tra loro tutti gli ambienti dell’edificio (classi/sezioni, laboratori e servizi). Le due ali della struttura, infatti, si articolano in angoli e nicchie capaci di favorire la sosta, l’incontro ma anche lo studio, la concentrazione e il relax individuale. Le aule sono collegate tra loro anche internamente, per permettere sia le attività di interclasse sia quelle di piccolo gruppo.
Le due estremità laterali sono direttamente collegate al giardino e al paese. Ciò rende possibile un utilizzo e una gestione autonoma sia della zona dei laboratori tematici (di musica, arte e scienze), sia degli spazi dedicati ai più piccoli. Attualmente, infatti, gli ambienti della scuola dell’infanzia accolgono due sezioni speculari, ma una di esse è progettata con tutte le caratteristiche funzionali e normative per essere, all’occorrenza, facilmente trasformata in nido d’infanzia.
L’Agorà, o piazza interna, offre numerose opportunità sia nella sua progettazione in angoli organizzati, sia nella sua organizzazione polifunzionale.
L’autorevolezza e, nello stesso tempo, il calore offerti della copertura con le travi in legno a vista si fondono con la luminosità e la visibilità dell’esterno, permessa dalle ampie vetrate presenti nel lato opposto.
La continuità con la piazza esterna si fonde in un ambiente che offre da subito accoglienza: sedute morbide basse e colorate che da un lato sostengono l’utilizzo curioso della documentazione disposta nella vicina scaffalatura a giorno e dall’altra introducono alla zona del pianoforte.
Le pareti dell’agorà accolgono la biblioteca, i libri sono ordinati in ampie librerie per un’idea della lettura come attività, piacevole, interattiva e diffusa.
La zona dei tavoli, suddivisi in tre angoli distinti e separati da mobili bassi, accoglie il tempo della lettura, della conversazione e del pranzo.
La presenza di un grande lavandino con l’acqua corrente permette un’igiene costante di coloro che vi abitano e, nello stesso tempo, evidenzia il valore e l’indispensabilità di questo elemento naturale essenziale alla vita.
La relazione diretta della zona dei tavoli con la cucina interna caratterizza questo spazio anche come possibile laboratorio di cucina o di utilizzo e combinazione dei prodotti alimentari quali inestimabili percorsi di esperienza e conoscenza.
L’angolo del teatro e del gioco luci/ombre offre esperienze molteplici di gioco e di drammatizzazione, valorizzando la continuità con lo spazio di connessione degli ambienti della scuola dell’infanzia.
Il soffitto dell’Agorà accoglie un grande schermo estendibile collegato ad un video proiettore e ad un pc: per condividere ricerche ed esperienze in corso ma anche per eventi cinematografici, culturali, sportivi che coinvolgono la comunità.
La cura dei particolari rispetto alla loro funzionalità si allea con la cura estetica: l’inserimento di un grande acquario è una proposta ma, soprattutto, un simbolo di come e di quanto l’ambiente educativo/scolastico debba essere in primo luogo accogliente, capace di ospitare, sostenere ed incoraggiare il desiderio di esplorare e di conoscere, per consentire un progressivo arricchimento delle esperienze quotidiane dei bambini.
Le informazioni e le esperienze sono rese visibili e documentate su specifici pannelli di legno che scaldano e rendono vive le pareti.
Anche il giardino rappresenta uno spazio di connessione tra il servizio e il territorio che lo circonda. Per questo anche la recinzione non occlude completamente la relazione con l’esterno, ma lascia spazi di osservazione e di comunicazione con coloro che si trovano a passare sul confine. Il giardino è una risorsa educativa preziosa, è un laboratorio ricco di materiali a disposizione dove gli elementi naturali e le attrezzature sono scelte con cura, in una relazione dinamica con l’interno, garantendo la complementarietà dei processi di esperienza e conoscenza.
L’offerta di un ambiente bello, anche dal punto di vista estetico, ai bambini, alle loro famiglie e alla comunità, connota il riconoscimento dell’infanzia come un valore. Se i bambini rappresentano il valore più alto per i genitori e per la società, la cura dei luoghi dove i bambini crescono e apprendono emerge come il primo atto educativo.