Carissimi,
Quella della rendicontazione è operazione prioritaria di ogni bilancio. Due – piatti (“bi – lances” in latino), in uno le entrate, nell’altro le uscite. Siamo dunque nell’alveo dell’aritmetica e stiamo parlando di numeri. Per parte mia confesso di non averli mai particolarmente corteggiati, quantomeno direttamente, fin dal mio apprendistato scolastico, prediligendo invece l’ambito umanistico ed una disciplina (la musica) per la quale la matematica era strumento e non fine.
E però, è proprio un grande filosofo e matematico dell’antichità, Pitagora, a ricordarci che “Il numero è la legge dell’universo”. Ed oltre due millenni dopo, un altro gigante del pensiero, Goethe, allargando la riflessione chiosa: “Hanno detto che le cifre governano il mondo. Può darsi. Ma sono certo che le cifre ci mostrano se è governato bene o male”.
Lasciando alle molte pagine che seguono ed a collaboratori assai più competenti la sua doverosa e dettagliata redazione, desidero però io stesso scorrere insieme i numeri di questa famiglia allargata, della fondazione che riassume, nel mio, ciascuno dei vostri nomi… Numeri dell’anno trascorso e dei sette che riepilogano la giovane energica vita della Andrea Bocelli Foundation.
Sono 5 i membri del Consiglio di Amministrazione, 6 i dipendenti. ABF conta 5 membri dell’Advisory Board, 8 Ambassador Paese, oltre 20 tra consulenti e professionisti, oltre 50 volontari internazionali: questo, oggi, il team di un laboratorio vivo che in sette anni di attività ha raccolto fondi per oltre 26 milioni di euro. Denari che ci hanno permesso di realizzare decine di progetti. Tra gli altri, 8 scuole (in Italia e ad Haiti) che garantiscono l’accesso all’istruzione a 3.000 studenti, formando 60 studenti nel progetto “Voices of Haiti”, offrendo inoltre ad 8.000 persone assistenza sanitaria di base nelle aeree più povere di Haiti, distribuendo a più di 400.000 persone acqua potabile, ogni giorno, ed assistendo 800 famiglie attraverso il programma HIV.
Ciascun calendario del settennato trascorso evidenzia un percorso preciso, all’interno di una traiettoria di crescita. Ciò che ci preme è la realizzazione, attraverso un approccio sistemico, di modelli di intervento in ambito educativo. Haiti, terra particolarmente bisognosa, è stato il luogo dove abbiamo dato forma e solidità appunto ad un modello di scuola-comunità, in cui lo spazio concepito per la didattica esprime parallelamente un centro di riferimento per la comunità intera. Oggi siamo in grado di replicare ed esportare tale modello, naturalmente con gli adattamenti richiesti dal singolo contesto.
Il 2018 è stato un anno di svolta, proprio in questa direzione. Ed il programma di intervento “Break the Barriers” in favore dell’istruzione, della salute e dell’integrazione sociale, ha potuto estendersi anche alla mia amatissima Italia. Dove abbiamo ricostruito una scuola presso Sarnano ed una ne stiamo costruendo a Muccia (entrambe località gravemente danneggiate dal sisma del 2016), scegliendo di intervenire in comunità dove il senso di appartenenza, di solidarietà, di cooperazione costituisse una solida base, in grado di essere valorizzata attraverso i nostri progetti, mirati a opportunità di crescita e di sviluppo.
A Sarnano, dove ABF gestisce direttamente 1400 metri quadrati fra scuola, palestra e laboratori speciali, il nostro contributo è stato indirizzato a sviluppare sempre di più il concetto di scuola-comunità. La musica è qui uno dei punti di forza, per un circolo virtuoso che parte dalla scuola (dalle sue potenzialità, dagli strumenti che mette in gioco), che coinvolge gli insegnanti e la comunità, e che pone al centro la crescita dei nostri giovani.
A Muccia, località ad alto rischio di spopolamento in cui le abitazioni, per oltre il 90%, non sono agibili, abbiamo replicato il modello di scuola, ampliandolo a più cicli scolastici. Abbiamo inoltre creato programmi didattici innovativi, basati anche sulla musica e sul tempo pieno, per attrarre bambini anche dai Comuni vicini, e naturalmente per trattenere in loco i figli degli abitanti di Muccia.
Anche in questo caso ci preme aver posto in evidenza, al cospetto delle istituzioni pubbliche e private, la proposta di un modello concreto e vincente: se c’è la volontà, si può erigere una scuola – bella, moderna, antisismica – in centocinquanta giorni… Meno di sei mesi.
Non posso non ricordare, a proposito di bambini che stanno nel cuore ed al centro dei progetti ABF, il coro “Voices of Haiti”, espressione di uno dei programmi educativi che la fondazione ha creato ad Haiti con il partner locale Fondation St Luc, sempre nell’ottica della valorizzazione dei talenti. Nel 2018 il ciclo di formazione del coro ha raggiunto un ragguardevole traguardo didattico, al punto che i nostri piccoli cantori sono stati in grado di partecipare all’incisione di due brani tratti dall’album “Sì”, unendosi poi al sottoscritto in un doppio appuntamento dicembrino a New York, di fronte ai ventimila spettatori del “Madison Square Garden”.
Molto altro è stato fatto, nell’anno trascorso, ad opera di ABF e dunque grazie al vostro sostegno, al vostro t, alla vostra fiducia: dall’educazione all’empowering, dai progetti dedicati alla salute all’attivazione di supporto a fronte di emergenze umanitarie e calamità naturali… Fino al programma “Challenges” che prosegue, in collaborazione con il MIT, con la finalità di progettare un device in grado di accrescere l’indipendenza delle persone non vedenti.
Ma moltissimo, in entrambi i grandi programmi di intervento della fondazione, è in fase di preparazione e in molti casi già di attuazione, nell’anno in corso: progetti a medio e lungo periodo, che porteranno a costruire nuove opportunità ma anche nuove sinergie, col pubblico e con il privato.
Tante, quindi, le sfide: nel mondo ed anche in Italia, a partire dal progetto di collaborazione culturale con il Comune di Firenze, attraverso la realizzazione di un vero e proprio “condominio culturale e sociale” presso lo straordinario complesso di San Firenze, che oggi ospita il Centro internazionale per le arti dello spettacolo Franco Zeffirelli e che sarà la nostra nuova primaria sede operativa.
Mi congedo rimandando alle periodiche newsletter ABF per gli aggiornamenti e gli approfondimenti sui progetti nuovi e su quelli in corso, salutandovi e ringraziandovi, nella rinnovata speranza di potervi incontrare nuovamente e personalmente, lungo il cammino che ci trova, ancora una volta, fianco a fianco, unendo le forze ed agendo, per fare del bene.
Andrea Bocelli