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Il Jameel Poverty Action Lab (J-PAL) è stato creato nel 2003 come centro di ricerca al Dipartimento di Economia del Massachusetts Institute of Technology. Da allora, è cresciuto fino a diventare un network globale di ricercatori che fanno uso della valutazione randomizzata per rispondere alle domande critiche nella lotta contro la povertà.
La mission di J-PAL è ridurre la povertà assicurando che le politiche si basino sulla evidenza scientifica e che la ricerca sia trasformata in azione.
J-PAL fa questo attraverso 3 linee di azione:
J-PAL è organizzato sia per uffici regionali che per aree di ricerca chiamate Programmi.
La sede principale di J-PAL si trova nel Dipartimento di Economia Economics del Massachusetts Institute of Technology (MIT); ha inoltre uffici regionali indipendenti in Africa, Europa, America Latina, Nord America, Asia del Sud, and Sudest Asia ospitati dalle locali Università.
I programmi di J-PAL’s includono Agricultura, Educazione, Ambiente e Energia, Finanza, Salute, Mercato del lavoro, Politica Economica e Governance.
Questi uffici regionali e i Programmi sono diretti dai membri del Board di J-PAL, che composto dai ricercatori affiliati a JPal e dai senior managers. Comunque i professori e ricercatori affiliati a J-PAL impostano il proprio programma di ricerca e raccolgono fondi per sostenere le loro valutazioni.
J-PAL e i suoi partners credono fortemente nel potere dell’evidenza scientifica per capire che cosa possa realmente aiutare i poveri e cosa no.
Il laboratorio di ricerca prende il nome di Abdul Latif Jameel, padre di un ex studente del MIT l’Ing. Mohammed Abdul Latif Jameel, che ha supportato il Poverty Action Lab con donazioni ripetute e importanti che hanno permesso al centro di crescere e affermarsi.
Mr. Mohammed Abdul Latif Jameel è inoltre membro dell’Advisory Board della Andrea Bocelli
“Empowering Social Programs: la forza dell’insight e della valutazione di impatto”
Il workshop si è sviluppato condividendo esperienze e ricerche in materia di salute, acqua e istruzione, considerando quegli elementi che concorrono all’efficacia delle azioni stesse:
l’insight, il cui fine è riconoscere i bisogni profondi, è la guida verso la strategia utile per arrivare alla soluzione possibile, e rappresenta una delle spinte all’inizio dell’attività,
la perseveranza nel fare, base sostanziale per cambiare le condizioni,
l’evidenza scientifica, la misura dei progressi allo scopo di migliorare l’insight, quindi ridefinire la strategia di intervento per accrescere l’impatto di queste stesse azioni, in un circolo virtuoso.
I 3 elementi descritti danno infatti vita ad un processo che può aiutare pubblico e privato a fornire strumenti e servizi utili alla collettività. Il workshop è stato perciò inserito nel programma ufficiale redatto dal Ministero degli Affari Esteri in occasione delle Celebrazioni dell’Anno della Cultura italiana in America 2013.
Il 2° workshop ABF BREAK THE BARRIERES ha messo insieme ricercatori J-PAL e il lavoro della Fondazione in collaborazione con il partner St. Luc di Haiti. Infatti La Fondazione considera importante supportare le azioni di coloro che lavorano direttamente sul campo, ma allo stesso tempo crede sia essenziale il lavoro di chi, come il Jameel Poverty Action Lab, attraverso l’approccio scientifico valuta, misura e orienta l’impatto di tali azioni.
L’apertura è stata affidata al Maestro Andrea Bocelli che è il creatore e l’anima della Fondazioone unitamente al Presidente del MIT, Prof. Rafael Reif e all’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti d’America, sua Eccellenza Carlo Bisogniero.
Il workshop è stato inserito fra le iniziative di chiusura dell’Anno della Cultura Italiana in USA.
Nella volontà di aprirsi al confronto e condividere i risultati del proprio lavoro comune la Fondazione e il Jameel Poverty Action Lab presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, hanno organizzato una giornata di workshop alla presenza di nomi di eccellenza internazionale nei campi della ricerca scientifica e tecnologica e dell’economia dello sviluppo.