Università italiane, Enti di ricerca, Organizzazioni non profit, opinione pubblica
Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’anna e Università di Firenze e Massachussets Institute of Technology
La Fondazione Andrea Bocelli ha organizzato un workshop incentrato sull’applicazione della tecnologia nella ricerca di soluzioni innovative per aiutare le persone a superare i limiti imposti dalla loro disabilità
Il workshop si è sviluppato su cinque momenti. 1) Una serie di interventi di scienziati italiani e internazionali che hanno toccato vari temi, tra i quali la navigazione autonoma, l’uso di uno spartito accessibile alle perone cieche, l’accessibilità ai social networks, le nuove tecnologie di visione computerizzata, e l’occhio artificiale.2) Una panel section, discussione di gruppo, con la partecipazione di scienziati italiani e internazionali, che hanno argomentato sull’importanza della tecnologia per una maggiore integrazione delle persone con disabilità 3) Una sessione in cui persone non vedenti hanno portato la loro testimonianza concreta di come la tecnologia abbia effettivamente contribuito al miglioramento della vita e all’integrazione sociale.; 4) una sessione demo dove molti scienziati e laboratori del territorio hanno presentato esempi di applicazioni delle tecnologie alle disabilità; 5) presentazioni risultati progetto Fifth sense.
L’apertura è stata affidata al maestro Andrea Bocelli che è il creatore e l’anima della Fondazione e che ha proposto alcune possibili direzioni verso le quali dovrebbero convergere la tecnologia, la ricerca e infine la produzione per aiutare a risolvere problemi comuni.
Sempre meno appaiono le occasioni per creare proficui momenti di scambio e incontro tra professori e ricercatori di aree di intervento comuni. Inoltre vi è necessità di sensibilizzare il territorio sulle tematiche di ricerca relative agli ausili tecnologici per i non vedenti.